Gli esperti affermano che è Internet il nuovo campo di battaglia mentre reti governative ed infrastrutture critiche diventano gli obiettivi primari di attacchi informatici. Secondo la celebre McAfee, paesi come Cina, Francia, Israele , Russia e Stati Uniti dispongono oggi di armi informatiche e solo nell’ultimo anno si è notato un sensibile aumento nella criminologia virtuale rivolta verso la Casa Bianca o il Dipartimento della Difesa americana. Gli aggressori stanno creando il loro arsenale di attacco cibernetico mentre contemporaneamente affinano le loro difese informatiche e si preparano ad una ormai prossima guerra digitale.
Nelle nazioni più sviluppate le infrastrutture sono collegate ad Internet, e non sempre queste sono dotate di funzioni di sicurezza informatica appropriate. Colpendo reti elettriche, telecomunicazioni, finanza o reti idriche è possibile causare gravi danni in modo rapido, diffuso e veloce.
E’ quindi necessario che le aziende si facciano direttamente responsabili perché proteggano ed educhino il pubblico a prevenire tutti i possibili tentativi di pirati informatici, senza affidare molta fiducia ai sistemi governativi poiché un possibile attacco su questi ultimi, condannerebbe tutti gli altri sistemi.
Senza una chiara definizione sulla strategia della sicurezza informatica adottata dal governo, tutto il settore privato non è in grado di adottare le necessarie precauzioni. Per tale ragione gli esperti chiedono un dibattito pubblico sull’imminente guerra informatica, informando quanta più gente possibile prima che sia troppo tardi.