Ah, gli anni ottanta! Questo gioco chiamato MAD mi fa tornare molto indietro con la memoria. Fino agli anni in cui io, bimbo grassoccio, stringevo fra le mie manine paffute lo scomodissimo controller dell’Intellivision per affrontare la massacrante ordalia chiamata Missile Command (o, ritengo, un clone dello stesso). A questo punto, vorrei far notare che crescendo fra Conan, War Games e questo gioco (il cui risultato è invariabilmente la sconfitta), la paura dell’Olocausto Nucleare non mi è mai passata veramente.
In ogni caso l’idea alle spalle di Missile Command non è realmente migliorabile, ma MAD può vantare abbastanza innovazioni da rendersi dannatamente interessante. Come nell’originale, dovrete lanciare missili per intercettare le testate del nemico. Dovrete fare un bel po’ di rapidi calcoli e stime ad occhio, perchè è necessario centrare il vettore avversario in pieno, o per lo meno coinvolgerlo nell’esplosione, piazzando la traiettoria del vostro missile difensivo con molta attenzione. Fortunatamente per voi, per ogni missile intercettato otterrete dei fondi da spendere in upgrade per le vostre strutture.
Ci sono quattro diversi edifici oltre a quello principale (e sono tutti difesi da scudi energetici separati):
Potete stare certi che le risorse non vi basteranno MAI, visto che il numero di missili nemici aumenta in modo esponenziale! Purtroppo le funzioni degli edifici non sono automatiche, ma dovrete premere un numero da 1 a 4 per attivarle quando desiderate e, come se non bastasse, usano l’energia dei loro scudi per funzionare. Francamente avrei preferito un sistema di gioco radicalmente diverso, ma temo che a quel punto sarebbe diventato più un tower defense…