L’iPhone sbarca in Italia con TIM

Iphone marchiato timNe avevo parlato tempo fa; i rumors, lasciavano immaginare che lo smartphone della Apple, così tanto amato, sarebbe arrivato nella nostra penisola marchiato Vodafone.
Da quel giorno ad oggi son passati 5 mesi e le cose son cambiate totalmente. 🙂
Adesso è tutto ufficiale, l’iPhone sarà marchiato TIM e arriverà in Italia tra qualche settimana.
L’accordo è stato siglato a Cupertino, dove Franco Bernabè e Steve Jobs si sono incontrati fugando così ogni nostro dubbio.

Il numero uno della Apple, teneva così tanto al mercato italiano, a tal punto da abbandonare il meccanismo della “revenue sharing” che prevede che il 30% del traffico generato dagli utenti iPhone sia incassato da Jobs.
Di seguito elenco i punti principali dell’accordo:

1) Sul mercato italiano arriveranno i nuovi iPhone di terza generazione (UMTS, pronti per sfruttare la banda larga).
2) Addio al ‘revenue sharing’ e quindi niente più percentuali sul traffico ma un prezzo di vendita più alto.
3) Infine, non un accordo di esclusiva con Telecom Italia, ma un vantaggio di alcuni mesi accordato al gruppo di Franco Bernabè.
Un vantaggio sostanziale visto che il sistema Telecom (a quanto pare l’unico in Italia, ndr) è già pronto ad accogliere nella sua rete, tecnologica e di vendita, l’iPhone.
Ciò significa che almeno sino all’estate 2008 nessun operatore sarebbe in grado di attrezzarsi per concorrere con la Telecom.

Il contratto apparentemente sembrerebbe vantaggiosissimo per l’operatore di telefonia mobile italiana, visto che con nessuno prima, la Apple si era comportata in questo modo.
La spiegazione sta però nel fatto che il “revenue sharing” man mano sta diventando un meccanismo obsoleto.
Nonostante il business generato dalla telefonia mobile sia sempre più in crescita, quello da fatturare in bolletta è sempre più basso.
Col tempo sta prendendo piede la fruizione dei contenuti multimediali attraverso l’uso della rete internet e ciò farà abbassare il prezzo del traffico voce a vantaggio della navigazione sulla rete, cosa che comunque l’iPhone consente di fare grazie al suo browser Safari.
In pratica Steve Jobs è riuscito a capire che il suo prodotto può dare anche più di quanto lui stesso potesse credere.
L’obiettivo a cui puntare, infatti, non è vendere pochi iPhone a caro prezzo, ma diffonderlo il più possibile grazie anche alla rinuncia alle esclusive.

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