Penultima puntata della serie di tutorial riguardante la produzione audio su Linux. Le precedenti puntate le trovate qui.
Spero che con il tempo vi siate esercitati ed abbiate composto qualche pezzettino interessante. Scommetto pero’ che non siete ancora soddisfatti al 100%. Il suono vi sembra un po’ troppo confuso, vorreste che la batteria fosse piu’ corposa o che la chitarra gridasse alla massima potenza. E poi tutto ha questo feeling amatoriale che non vi va giu’.
Ed in effetti avete ragione, perche’ alla fase di produzione/scrittura devono seguire mixing e mastering.
Iniziamo con il mixing e nel farlo vi presentero’ quello che secondo me e’ il miglior progetto audio Open Source esistente: Ardour. Questo software si presenta come una (quasi) completa DAW (che ricordo significare Digital Audio Workstation) che ricorda molto da vicino ProTools. Dico quasi completa perche’ al momento il supporto per i file MIDI e’ ancora acerbo, ma il team di sviluppo sta lavorando alacremente per colmare questa lacuna. Molto semplicemente, con Ardour potrete mixare le vostre tracce audio utilizzando gli innumerevoli effetti LADSPA ed i precisissimi controller audio del programma. Il controllo sui parametri e’ pressoche’ totale, mixer grafico, livelli del volume vicino ad ogni singola traccia, cross-fading da urlo, traccia master con effetti assegnabili e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Per dare l’idea di quanto sia formidabile questo software, voglio dire che appena uscira’ una versione stabile per OSX la installero’ e la utilizzero’ costantemente per le mie produzioni audio. Da avere.
Ci siamo quasi, ormai manca solo il mastering. E per questo c’e’ un software dedicato: JAMin, Jack Audio Mastering interface. Qui non posso fare altro che dare l’ennesimo giudizio positivo e dire che talvolta si comporta meglio del superosannato (a ragione) Ozone per Windows/OSX. Con JAMin potrete intervenire su tutti i parametri cruciali per la buona riuscita del vostro progetto. Impostare la corretta equalizzazione con l’EQ a 30 bande all’inizio potrebbe risultare difficile, ma dopo un po’ di pratica i risultati si sentiranno. Ottimi sia il compressore a 3 bande ed il limiter, eccezionale il maximizer che vi consentira’ di dare la profondita’ desiderata al vostro mixing.
Ora avete tutti gli strumenti per provare a diventare maestri dell’audio con Linux.
Nell’ultima puntata passero’ in rassegna le distribuzioni Linux gratuite ed a pagamento che possono semplificare la vostra vita musicale.
Stay tuned!