Linux e musica – Introduzione

pinguino chitarraOggi vorrei iniziare con una serie di articoli che avra’ lo scopo di accompagnarvi -mi auguro settimanalmente- alla scoperta dei programmi per la produzione audio semi-professionale su sistemi Open Source.
Linux sta prendendo sempre piu’ piede per un utilizzo multimediale: pensiamo per un attimo ai capolavori di animazione firmati Pixar. Bene, gran parte della produzione e’ fatta su macchine equipaggiate con Linux.
Ma come siamo messi sul fronte audio? Quali sono gli strumenti che la comunita’ Open Source ci mette a disposizione? Sono affidabili? Intuitivi? Possono sperare di rubare fette di mercato ai blasonati rivali per Windows e MacOSX?

Non molto sorprendentemente, i tools per creare musica su Linux ci sono e sono anche di una discreta qualita’. Personalmente non mi sognerei mai di produrre un disco rock utilizzando solo questi programmi (vedremo nelle successive puntate perche’), ritenendoli pero’ piu’ che adeguati perr un utilizzo amatoriale o semi-professionale.
Prima di entrare nel dettaglio, vorrei fornire una grossolana panoramica sugli strumenti che il mondo del pinguino ci mette a disposizione.
Esistono sequencer audio/midi di buona fattura (Rosegarden e Muse) che accoppiati alla fantastica Digital Audio Workstation (DAW) Ardour ed ai plugin in formato LADSPA permettono di scrivere e mixare qualsiasi tipo di musica. Ovviamente sono disponibili alcuni ottimi sintetizzatori e strumenti virtuali (ZynAddSubFX o Fluidsynth) ed una eccellente drum machine (Hydrogen). Se poi siete dei DJ, anche qui i programmi che fanno per voi non mancano di certo.
Svantaggi? Ce ne sono, li vedremo pian piano di puntata in puntata. Quello che salta subito agli occhi e’ che bisogna stare attenti alla scheda audio che si sceglie: non tutti i modelli sono infatti pienamente supportati da Linux. Un acquisto sbagliato puo’ quindi impedirvi di raggiungere gli obiettivi sperati.
Alla prossima settimana.

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