Quest’articolo è parte di una serie, trovate qui la prima puntata.
Il setup iniziale per iniziare a suonare sotto Linux e’, ahime’, tutt’altro che immediato.
Avevo gia’ fatto riferimento nella puntata precedente alla scheda audio. Molte delle schede audio interne, solitamente gia’ presenti nel vostro computer, sono supportate ma non garantiscono risultati accettabili. Diverso e’ il discorso per le schede audio esterne.
Difficile trovarne di supportate da Linux al 100% (M-Audio); alcune non vengono riconosciute, altre sono viste dal sistema ma non possono essere utilizzate perche’ il software di gestione gira solo sotto Windows (le ottime schede della Line 6 appartengono a questa categoria).
Passiamo ora alla configurazione software. Come su Windows servono dei driver a bassa latenza (ASIO) per suonare “in tempo reale” senza fastidiosi ritardi, su Linux dovrete installare JACK. JACK e’, appunto, un server a bassa latenza che permette alle applicazioni di scambiarsi dati audio; come potete intuire, dalla sua corretta configurazione dipende un po’ tutto il lavoro che dovrete fare. Il consiglio e’ quindi quello di leggere attentamente la corposa documentazione presente in rete.
Siamo a buon punto. Abbiamo trovato un buon compromesso tra l’immediatezza di utilizzo e la qualita’ sonora. Ma non siamo ancora soddisfatti, vogliamo di piu’ (ricordiamoci che lo scopo del tutorial e’ quello di dare informazioni sull’utilzzo semiprofessionale e non amatoriale). Per fare le cose per bene e’ necessario un kernel real time. Avverto che tra un attimo iniziero’ a parlare in maniera un po’ piu’ tecnica, quindi non preoccupatevi se vi perdete.
I nuovi kernel Linux hanno raggiunto una certa affidabilita’ nelle prestazioni a bassa latenza; nella maggior parte dei casi quindi e’ gia’ tutto pronto di default ed e’ sufficiente configurare i soli programmi per sfruttare al massimo queste ottimizzazioni. Se invece vogliamo avere il meglio, aumentare ulteriormente l’affidabilita’ e ridurre la latenza a tempi impensabili (normalmente e’ 5 ms, si puo’ arrivare a 0.5 ms!) bisogna mettere mano ai sorgenti del kernel (o scaricarne uno apposito) ed abilitare il real time-preemption. La modalita’ real time permette ad una applicazione di avere accesso alla CPU con la massima priorità (rispetto ad ogni altra applicazione in attesa) ogni volta che venga richiesto, impedendo inoltre che un’altra applicazione possa a sua volta interrompere l’esecuzione (a meno che non sia anch’essa realtime). Questo vuol dire che nessuna applicazione indesiderata rubera’ CPU e potenza di calcolo alla vostra produzione audio. Anche qui una ricerca su internet vi permettera’ di trovare la documentazione adeguata alle vostre esigenze e capacita’ informatiche.
Buon setup a tutti.
E la prossima settimana inizieremo a parlare di programmi.