Leopard è già passato alla versione 1.5.1, a sole tre settimane dal suo lancio in pompa magna. Ora, siccome sono un viscido bastardo ambiguo vi lascio decidere quale di queste due è quella giusta:
1. Il bicchiere è mezzo pieno: Apple è stata rapidissima ad identificare i problemi, una patch così rapida non si era mai vista nel mondo dei sistemi operativi
2. Il bicchiere è mezzo vuoto: Apple ha distribuito un beta spacciandolo per una versione definitiva, e ha usato gli utenti paganti come cavie involontarie.
Intanto, diciamo che la Casa della Meletta è stata decisamente molto attenta al feedback degli esperti di sicurezza in questo update. I tamburi lontani di quel famigerato trojan e il fatto che il suo firewall sia stato accusato di essere “ingannevole” hanno spinto Cupertino ai ripari. A quanto pare, tra i vari problemi, l’opzione “blocca tutto” non bloccava affatto tutto, e dopo l’upgrade si chiamerà “Permetti solo i servizi essenziali”. Riportato alla realtà, il firewall con questo grado di protezione attivo concederà la connessione solo ad un piccolo numero fisso di servizi di sistema. Oltre ai bug del firewall, sono state sistemate un sacco di piccole tare, non ultima quella infame dei file che svanivano quando mossi da una partizione o da un drive all’altro, e anche certe brutte incertezze dell’utility di backup Time Machine.
Sono state tre settimane molto piene per i programmatori Apple, comunque, visto che è stato aggiornata la sicurezza di Tiger ed è anche stata data una sistemata a Safari per Windows, che sta decisamente diventando un signor browser!
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