Per chi ancora non ne avesse mai sentito parlare, il SOPA o Stop Online Piracy Act è un progetto di legge in discussione al Senato degli Stati Uniti che prevede un inasprimento delle norme anti-pirateria e della censura in difesa dei diritti d’autore. Neanche a dirlo, a sostenere il progetto sono la RIAA e l’MPAA, le major discografiche e gli studios di Hollywood mentre i colossi del web si sono schierati contro contro questo provvedimento. Tra questi Google, Facebook, Twitter e Amazon non si sono solo opposti al provvedimento di legge ma ora minacciano anche un blackout di protesta per difendere la libertà d’informazione.
In un precedente articolo avevamo già parlato di come Wikipedia stesse pensando di oscurarsi in segno di protesta contro la legge SOPA, ora anche i colossi del web Google, Twitter, Facebook e Amazon si sono accodati e minacciano di oscurare le loro homepage. Il provvedimento sostenuto dalla RIAA permetterebbe di bloccare qualsiasi sito anche solo sospettato di fornire contenuti che violano il copyright. Con questo metodo si creerebbe una vera e propria “lista nera” nella quale rischiano di finire migliaia di siti web.
Una legge del genere non poteva certo raccogliere il supporto dei giganti del web, Google ad esempio ha recentemente vinto una causa contro Mediaset in difesa della libertà d’informazione e anche in questo caso non starà a guardare. Il black-out anti-censura sembra essere una delle poche cose su cui i rivali Google, Amazon, eBay, Yahoo, Facebook e Twitter si trovano completamente in sintonia. Tutto ciò servirebbe a sensibilizzare l’opinione pubblica e a mobilitare la rete contro questo ennesimo attacco al mondo del web. Una cosa è certa, un blackout di Google, Wikipedia, Facebook e Twitter in contemporanea non passerà di certo inosservato.