Novità sul fronte legge Levi Prodi, buone novità.
La scorsa settimana, quando era stato reso noto il contenuto del decreto di legge Levi Prodi a regolamentazione del sistema dell’editoria, si era immediatamente scatenata una bufera d’ira da parte degli internauti che si sono sentiti colpiti nel fianco da una proposta di legge che, se approvata, avrebbe reso la proprietà e la gestione di un semplice blog una questione burocraticamente impossibile.
A queste manifestazioni di dissenso e subitanea mobilitazione di massa sulla rete erano seguite le dichiarazioni imbarazzanti del ministro delle comunicazioni Gentiloni e delle infrastrutture Di Pietro che ammettevano di non aver letto attentamente ogni punto del ddl e si assumevano la colpa di questa negligenza.
Oggi, nel corso dell’audizione in Commissione Cultura alla Camera, l’artefice della proposta di legge, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi, ha rotto il silenzio dando a tutti i blogger la smentita che tanto attendevano: i blog saranno esclusi!
Levi ha infatti proposto un comma aggiuntivo all’articolo 7, quello che prevede l’obbligo di iscrizione dei siti al Registro degli Operatori di Comunicazione, che solleverà da tale obbligo coloro che “accedono o operano su Internet per prodotti o siti ad uso personale e non ad uso collettivo”.
A me sorge un dubbio, grande come una casa.
Qual è il confine tra uso personale e collettivo? Trackback è un blog personale perché non commercializziamo nessun prodotto o dato che vi diamo consigli, vi presentiamo software, vi parliamo delle ultime novità in campo informatico, offriamo ai nostri lettori un servizio per così dire ad uso collettivo?
E quando un blogger pubblica un filmato, un’immagine, suggerisce un link utile di qualsiasi tipo, pubblica un suo racconto, rimane ad uso personale o no, una volta che viene fruito dai suoi lettori?
Mi sembrava strano che non ci fosse il tranello..come sempre i politici fanno il diavolo a quattro per fugare ogni dubbio!
Forse sto facendo troppo allarmismo e quello che è stato detto oggi vuole solo significare che i blog degli utenti non costituiscono testata giornalistica e quindi sono sollevati dall’iscrizione al Roc.
O forse il problema è che nemmeno loro sanno cos’è un blog e quindi non immaginano quali e quante siano le possibilità che potrebbero dare adito a diverse interpretazioni.
Levi ha spiegato anche che
L’incentivazione del passaggio alle nuove tecnologie – ha detto ancora Levi – anche se difficile perchè i fondi sono scarsissimi, è il tema vero, così come quello della promozione della lettura.
e che
è un testo fatto in buona coscienza, ascoltando tutti e con spirito non di parte, come è nella tradizione di questa commissione Cultura, e che trascende steccati e schieramenti contrapposti.
Attendiamo fiduciosi nuovi sviluppi.
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