Le donne disertano le facoltà di Informatica: colpa del “fattore NERD”

donne al pc

L’autorevole New York Times ha pubblicato un articolo su come le Università Americane stiano attuando delle strategie atte ad incentivare l’iscrizione di più donne ai corsi di Computer Science. Tutto parte dall’evidenza statistica fornita dalla National Science Foundation che il numero delle laureate in Informatica nel 1985 si aggirava intorno al 38%, mentre nel 2003 è drasticamente scesa al 28%. La causa di questa latitanza delle donne nei corsi di CS sembra sia dovuta al cosiddetto “Fattore Nerd” (così è stato definito dal Dr. Jan Cuny dell’Università dell’Oregon), ovvero nell’immaginario collettivo si è sedimentata l’immagine di uno studente di informatica votato alla programmazione, che passa ore davanti al computer scrivendo codici incomprensibili, ma soprattutto con uno stile di vita non proprio accattivante.

Secondo gli studi questo stereotipo in realtà scoraggia i membri di entrambi i sessi, ma ha una maggiore incidenza sul gentil sesso. La strategia adottata dagli atenei, quindi, sarà quella di dare meno enfasi alla programmazione, diffondendo l’idea che l’Informatica è uno strumento appetibile e rivoluzionario che coinvolge sempre più campi di studio: dalla medicina, alla chimica, alle variazioni del clima sulla Terra.
Buone notizie arrivano invece dal Carnegie Mellon dove sembra che, proprio grazie a questa nuova immagine proposta dalle Università, ci sia stata un’impennata delle iscrizioni al femminile.
Chissà che come incentivo non abbiano dotato le matricole di una divisa firmata Gucci o Cavalli.. 😉

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