Last.fm colpito da accuse di “fare la spia” per la RIAA

last.fm trasmette i vostri dati alle major?
Qualche giorno fa Techcrunch, un blog informatico che da anni è diventato un punto di riferimento per chi segue la scena tecnologica di Silicon Valley, ha pubblicato una storia su Last.fm, un famosissimo social network che immagazzina e condivide i gusti musicali di oltre 21 milioni di utenti.

Secondo il blog, responsabile di decine di scoop sul mondo torbido e tormentato della new economy, Last.fm aveva ceduto ai ricatti della RIAA, e stava comunicando i nomi e i dati degli utenti che avevano avuto la malaugurata idea di scaricare il nuovo album non ancora pubblicato degli U2 e di comunicare tramite il social network che lo stavano ascoltando. Chiaramente il direttivo di Last.fm non ha preso molto bene questa notizia bomba, che ha rapidamente smentito in un post sul blog ufficiale, il cui titolo è piuttosto esplicito “Techcrunch are full of shit”. Allo stesso tempo, un rivale di Techcrunch ha deciso di chiarire ulteriormente la faccenda andando a chiedere agli altri “diretti interessati”, e ha pubblicato un articolo in cui si rende noto che persino la RIAA nega queste voci. Diciamo che Techcrunch non ne esce molto bene, ma non è certo la prima volta che un blog americano viene crocefisso per essere più una fonte di pettegolezzi e FUD che di informazioni.
 
In ogni caso, cari pirati, forse non è il caso di pubblicare su nessun social network il fatto che avete scaricato un album non ancora pubblicato, non credete?

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