Ho letto un articolo su carta stampata che recensiva Bioshock e non ho resistito dallo scriverne.
Questo videogioco è un multiplayer prodotto dalla 2K Games per Xbox 360 e pc in uscita il 24 agosto 2007.
L’avventura si svolge a Rapture, una città sottomarina in stile art decò che era stata costruita nel 1946 per ospitare poeti, scienziati, ingegneri, artisti, stanchi della decadenza morale del mondo.
Il paradiso subacqueo però si è trasformato presto in un inferno quando gli abitanti hanno scoperto l’esistenza di un’alga capace di modificare il DNA delle persone che fornisce poteri soprannaturali, e da allora le menti geniali hanno iniziato a scannarsi a vicenda.
Nel capodanno del 1960 il protagonista sopravvive miracolosamente al guasto del suo aereo che sta sorvolando l’oceano e quando si risveglia è immerso nelle profondità del mare dove bruciano ancora pezzi di carlinga.
Si trova a Rapture, che ormai è una città semi deserta in rovina e popolata solo da gente pazza e da poliziotti in tute da palombaro armate che sono guidati da bambine piuttosto cattive, per cercare di mantenere un ordine già perso.
Queste povere bambine portano con sé una sostanza sintetizzata dalle alghe che hanno estratto dai corpi. Il siero potenzia le capacità vitali, di combattimento e quelle mentali, e serve al giocatore per aumentare i propri poteri. Ma c’è un problema, ogni volta che riuscite a rubarglielo, loro perdono un po’ di vita, fino a che punto vi spingerete per diventare potenti e sopravvivere, alle spese di queste bambine? Tenete conto che impossessarsi del siero non è così facile, dovrete fare i conti con i palombari-poliziotti che le proteggono.
Rapture però non è abitata solo dalle bambine e dagli omoni metallici, ci sono anche altri abitanti che chiederanno il vostro aiuto in cambio di qualche favore, e poi ci sono i pochi superstiti, quelli che sono geneticamente e orrendamente mutati, che cercheranno di mettervi i bastoni tra le ruote.
L’ambientazione drammaticamente futuristica, che ricorda un po’ il film Brazil di Terry Gilliam, è uno dei punti forti del gioco, e si esprime attraverso una grande quantità di scenari.
Poi ci sono i personaggi, con questa sorta di Artificial Intelligence ecologica, che interferiranno con il vostro viaggio e vi porranno di fronte a scelte di natura morale.
Aspetto inviti a giocare da chi lo comprerà. 😉
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