Le leggi sulla difesa della privacy diventano sempre più severe, mentre i rischi di violarle aumentano col progresso delle applicazioni web: basti prendere l’esempio di Google Streetview, la mappa virtuale che diffonde mappe fotografiche cittadine in cui appaiono migliaia di persone senza alcuna autorizzazione.
Oscurare quelle foto (e forse qualsiasi altra) coi retini o le sfocature sarà presto necessario, ma è molto brutto da vedere, e spesso neppure possibile automaticamente. Fortunatamente è già pronta una soluzione: uno studioso della Columbia University ha creato una tecnologia in grado di riconoscere le fattezze umane e di sostituirle automaticamente con quelle tratte a caso da una libreria di foto. In questo modo si ottengono volti decisamente umani, ma completamente artificiali, specie se si attinge da fonti di immagini infinite come ad esempio il celebre sito di foto, Flickr o da social network come Facebook. Forse presto vedremo gli efficaci ma un po’ inquietanti risultati di questo algoritmo su tutti i siti e giornali del mondo.