La sicurezza informatica passa dalla Top 5 Malware di Marzo

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Disponibile la versione italiana della classifica mensile sulle minacce informatiche globali, un vero vademecum per la sicurezza informatica che indica quali (e in che percentuale di rilevamento) sono stati i malware, virus e trojan rintracciati sui computer dello stivale. Utilizzando le comunicazioni in cloud di Eset (produttore di software antivirus) è possibile riportare con discreta precisione i dati sulle infezioni sia a livello mondiale che, appunto, italiano. Nell’ultimo mese di marzo il malware più diffuso in Italia con quasi il 6% di rilevazioni è HTML/Iframe.B.Gen, che occupa la terza posizione nella classifica globale.

Dettagliamo dunque questa particolare classifica con percentuali precise e con descrizione dell’operato dei malware, come abbiamo appena detto col 5,9% delle infezioni rilevate primeggia in Italia HTML/Iframe.B.Gen, una rilevazione generica di tag iframe malevoli inseriti nelle pagine HTML, che reindirizzano il browser a uno specifico URL contenente software malevolo. Il secondo posto della Top 5 italiana. ma primo nella classifica internazionale, è occupato da HTML/ScrInject.B, anche questa una rilevazione generica di pagine web HTML contenenti script nascosti o tag iframe che reindirizzano automaticamente al download di malware.
 
Da sempre gli autori di virus e malware sfruttano dispositivi mobile portatili (chiavette USB o Hard Disk) per diffondere le loro creazioni, proprio per questo motivo primeggia nella classifica internazionale e in quella italiana il malware chiamato INF/Autorun, questo tipo di file utilizza appunto il file autorun.inf per infettare i nostri PC. Il file Autorun contiene le informazioni su quali programmi far partire in automatico, in questo modo è possibile compromettere il PC ogni volta che il supporto contenente il malware viene inserita.
 
In quarta posizione di questa classifica dei malware italici troviamo JS/Trojandownloader.Iframe.NKE con una percentuale di infezione pari a 1,71%; trattasi di un trojan (Cavallo di Troia) che reindirizza il browser verso un determinato URL contenenti nell’HTML del codice malevolo capace di infettare il PC. Ultimo, ed è proprio il caso di dire non per importanza il Win32/Reveton.A, rilevato nell’1,49% delle infezioni, anche in questo caso si tratta di un cavallo di troia che blocca l’accesso al sistema operativo Windows.
 
La classifica mette in evidenza quali e quante (e di che subdola fattezza) siano le minacce informatiche a cui i nostri computer sono quotidianamente sottoposti, lo scopo non è certo quello di allarmare l’utenza, semmai quello di sensibilizzare gli utilizzatori di PC sui rischi che si possono incontrare in rete e di invitare tutti a tenere il proprio antivirus il più aggiornato possibile.

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