Da oggi i dipinti su legno potranno essere tenuti sotto osservazione per monitorare il loro stato di salute.
Il dispositivo wireless che è stato applicato alla Gioconda di Leonardo al Louvre si chiama Lab-Mob, che sta per logger autoalimentato bluetooth per il monitoraggio dei beni culturali.
Questo apparecchio rivoluzionerà la conservazione e la manutenzione delle opere d’arte su legno grazie al monitoraggio e la trasmissione di semplici parametri come umidità e temperatura.
L’ideatore si chiama Paolo Dionisi Vici, dottore in Scienze Forestali, il quale si è avvalso della collaborazione degli ingegneri Stefano Lucchetti e Massimo Liggio.
Lo scopo è quello di poter identificare
eventuali comportamenti anomali nei materiali e il verificarsi di condizioni potenzialmente rischiose per le opere.
La funzionalità di trasmissione wireless è stata testata durante l’ultimo intervento di manutenzione della vetrina della Gioconda dopo aver effettuato un monitoraggio di prova fra maggio e ottobre.
Dallo scorso 6 novembre la Gioconda è il primo quadro al mondo a provare sulla propria “pelle” questa innovativa modalità di comunicare i propri “stati d’animo” all’esterno.
Ha spiegato Paolo Dionisi Vici.
Il Lab-Mob non è un prototipo a dire il vero, ma si tratta di un’evoluzione di un analogo sistema di acquisizione di dati non wireless però, realizzato durante il suo dottorato di ricerca in Scienze del Legno, che fu applicato nel 2000 alla Madonna delle grazie, custodita nel tabernacolo della chiesa di Orsanmichele a Firenze.
Grazie a questa prima invenzione, altri sistemi simili a questo sono applicati ai Simulacri di San Marco, e segnano un’evoluzione nel modo di conservare i beni culturali, creando per la prima volta un database che raccolga tutte le informazioni per capire cosa bisogna fare quando si interviene sulle opere e soprattutto capire cosa non deve succedere per impedirne il degrado.