Il Software Freedom Law Center, un organo che offre assistenza legale per proteggere e aiutare la diffusione del software gratis e open source, ha annunciato il primo caso di infrazione della licenza GPL negli Stati Uniti.
Sembra quasi un assurdo, si riesce ad infrangere anche una licenza per software che non necessitano di una licenza classica, cioè a pagamento. 😉
E’ successo alla Monsoon Multimedia nella distribuzione di un dispositivo per streaming video che includeva il progetto open source BusyBox, di non rispettare i termini della licenza GPL.
La GPL infatti garantisce agli utenti la possibilità di modificare e ridistribuire il codice di un programma che a sua volta avrà lo stesso tipo di licenza.
BusyBox è una collezione di diverse utilities Unix combinate in un unico piccolo eseguibile.
E’ largamente utilizzato in sistemi embedded e mobili basati su Lunix come routers, pc palmari e dispositivi di memorie delle reti da ditte come HP, IBM e Nokia.
Uno sviluppatore di BusyBox ha commentato l’accaduto dicendo che
“Noi diamo a BusyBox una licenza GPL per garantire agli utenti la libertà di accedere e modificare il suo codice, se le compagnie non rispettano i termini della licenza, non abbiamo altra scelta che chiedere ai nostri avvocati di obblgarli a farlo”.
Come dargli torto. 😉
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