La britannica EMI Records naviga in brutte acque, e pare più interessata a battere cassa in qualsiasi maniera possibile ed immaginabile piuttosto che a tentare di rinnovare il proprio business per adattarsi alle sfide del nuovo millennio. Sebbene avesse dato qualche segnale contrastante un po’ di mesi fa, ha deciso di riportare alla ribalta le sue gigantesche imprese legali in grande stile, che in passato hanno coinvolto anche Apple, AllOfMP3, YouTube e persino i Beatles.
Questa volta le vittime sono Hi5, un gigantesco social network, e VideoEgg, uno dei maggiori competitor di YouTube nel mercato dei video online. I due siti sono stati accusati di “massicce violazioni del copyright”, in particolare video appartenenti alla EMI. Siccome i rapporti tra VideoEgg e Hi5, che consistevano nell’utilizzo dei video del primo sulla piattaforma di profili utenti del secondo sono cessati da mesi, e nessuno dei due siti ha mai ricevuto un solo ordine di rimuovere contenuti EMI coperti da diritti, è facile catalogare questa manovra legale come una vendetta ampiamente premeditata ed accuratamente preparata. Oltre ai due principali convenuti, sulla citazione in giudizio appaiono anche altri 10 imputati ancora da nominare. Potrebbe trattarsi degli amministratori delle due aziende, o di altri partner commerciali.
Sebbene siano indiscutibili le ragioni legali della Major, viene spontaneo chiedersi quale sia il senso di accanirsi in un’assurda lotta contro il mondo intero. Vincere le battaglie, in questo caso, farà perdere la guerra.