La Cyber-Droga è la solita bufala estiva

I-Doser
Ieri sono rimasto perplesso davanti ad un articolo proposto dall’ANSA, e l’ho ritenuto un semplice momento di follia di qualche redattore. Dieci minuti dopo sono trasalito, però, perchè il telegiornale lo stava leggendo con tono serio. L’argomento trattato, che veniva interpretato attraverso il meraviglioso gergo dei giornalisti italiani (tutto scandali e luoghi comuni) era il seguente: il nucleo frodi telematiche della Guardia di Finanza avrebbe diramato un “allarme serio” a riguardo di un nuovo tipo di terribili droghe informatiche, battezzate per l’occasione “Cyber-Droghe”.
Questi potentissimi ritrovati della scienza e della tecnica agirebbero tramite onde sonore direttamente nel nostro cervello, riproducendo gli stati di alterazione derivanti da sostanze psicotrope. Avete capito bene: con dei semplici file audio! A quel punto mi sono ricordato di questo articolo di Download Squad, letto mesi e mesi fa, e di I-Doser, una piccola software house che ha creato il proprio formato audio e il proprio media player, destinato unicamente a riprodurre dei file di toni binaurali. I-Doser sostiene che questo genere di suoni, mescolato a della techno ambient, è in grado di emulare nel nostro cervello gli effetti di droghe e persino estasi religiosa.
 
Ora, ci sono un po’ di esempi di questi loro brani “stupefacenti” sul sito, ma vi posso assicurare che una serie di suoni di scariche statiche, click, bing e ting non possono fare molto oltre a confondervi un po’. Come del resto potrebbe fare qualsiasi altro rumore fastidioso combinato ad una carriolata di autosuggestione! Se proprio vi piace questo genere di effetti audio inconsueti, posso consigliarvi piuttosto di dedicarvi alla musica minimal tedesca ed olandese? E’ fatta decisamente meglio, e non pretende di essere “magica”.
 
In definitiva, se pure avevate qualche dubbio, si tratta della solita notizia giornalistica estiva, che guarda caso è l’unico periodo dell’anno in cui sulle prime pagine arrivano i Mostri di Lochness e gli UFO. E se non mi credete, andate sul sito di I-Doser e tra gli esempi gratuiti selezionate la track chiamata “Orgasm”. Se pensate che mixare assieme una donna che bela come una capra, un CD di musica new age e il rumore di un televisore su un canale vuoto possa davvero portarvi all’estasi, beh, allora avete comunque accesso a sostanze psicotrope che rendono questa patetica presa in giro del tutto superflua.
 
Aggiornamento: nei nostri archivi ho anche ritrovato Pzizz, che offre un’esperienza piuttosto simile ma tutta volta a far recuperare il sonno perduto. In quel vecchio articolo vengono nominati anche SBaGen e Gnaural, due programmi open source che vi faranno vivere a costro zero le profonde “esperienze” di I-Doser. Bah.

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