La censura al web dell’Agcom scatena le reazioni contro la cancellazione dei siti, che, secondo una specifica delibera, dal 6 luglio sarebbero soggetti ad un meccanismo di eliminazione automatico, nel caso in cui gli spazi web o i blog venissero ritenuti colpevoli di violare il copyright. Da un lato si vuole tutelare il diritto d’autore, ma dall’altro si rischia di cadere in una vera e propria censura applicata alla rete, che potrebbe impedire di far circolare liberamente le idee e le informazioni su internet, che da questo punto di vista svolge un ruolo fondamentale.
Diverse le manifestazioni di protesta che sono state organizzate. Particolarmente interessante in questo senso è la Notte della Rete, con la partecipazione di diversi blogger e di personaggi noti. In effetti la questione è piuttosto scottante. Basta introdurre all’interno del proprio blog o del proprio sito web anche pochi attimi di un brano o di un film e immediatamente si rischia la censura, se non si rimuove in tempo il contenuto. Anche le testate giornalistiche online non sarebbero escluse dal provvedimento.
Già precedentemente era stata avanzata una proposta per la censura su internet poi abrogata e comunque la violazione del diritto d’autore ha rappresentano sempre un problema delicato in riferimento a internet. Lo stesso Youtube si è adoperato contro la violazione del copyright. A questo proposito non possiamo non ricordare la decisione da parte di YouTube di dire addio al limite di tempo per chi rispetta il copyright.
Le proteste contro l’Agcom incontrano la mobilitazione dell’associazione Agora Digitale, che ha raccolto numerose adesioni. Sono state raccolte anche più di 15.000 firme. Inoltre sono stati organizzati due sit-in, all’esterno delle sedi dell’Agcom di Roma e Napoli.
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