Abbiamo parlato solo l’altro giorno del compleanno del World Wide Web, e abbiamo nominato Sir Tim Berners-Lee, il primo a mettere nero su bianco il progetto della sovrastruttura di hyper link che ha dato il volto che oggi conosciamo ad Internet. Beh, neppure il pover Sir Tim si è rivelato immune alle frodi online!
Purtroppo è facilissimo avere un momento di distrazione e farsi fregare. Lo ammetto, è capitato anche a me qualche anno fa, quando ho comprato da eBay un oggetto da un venditore privo di feedback e sono rimasto in braghe di tela! Berners-Lee è rimasto avviluppato in una trama ben poco diversa, tentando di acquistare online un regalo di Natale, il quale non è mai arrivato. Nella sola Inghilterra sono uno su quattro i navigatori che sono state vittime del phishing e hanno comunicato per sbaglio i propri dati bancari, e sono uno su sei quelli come me e Sir Tim che sono stati direttamente frodati da un furbastro.
Parlando dal palco del Web Science 2009 Berners-Lee ha detto che la rete deve assolutamente diventare più sicura, e che il crimine online è a modo suo violento come quello che incontriamo nella vita di tutti i giorni. A parer suo le autorità non proteggono abbastanza i navigatori, e non c’è decisione sufficiente negli interventi contro i cybercriminali. Anche la piaga dei botnet, per esempio, dovrebbe essere affrontata di petto secondo il creatore del WWW. La maniera per risolvere è di isolare dalla Grande Rete i sistemi infetti finchè non vengono ripuliti, in modo da togliere ossigeno agli spammer e render loro la vita impossibile. Talvolta, chioserei, il medico pietoso fa la piaga infetta.
Non credo di poter dire di essere in disaccordo con Sir Tim, in effetti.