L’informatica perde spazio nella scuola italiana

laboratorio-informaticaNonostante la voglia di innovazione che pervade da anni l’insegnamento italiano, con l’introduzione di sempre più numerose lingue straniere da studiare e con le più ampie possibilità per gli insegnanti di informatica e tecnologia, materie alla quale è stato dato ampio spazio solo da poco tempo nelle scuole italiane e che purtroppo in molti casi continua ancora ad essere sottovalutata, l’Italia soffre ancora di qualche problema per quanto riguarda l’informatizzazione.

E ce ne accorgiamo quotidianamente quando sentiamo parlare la maggioranza degli studenti italiani. In pratica, sono molti i casi di giovani che apprendono le meraviglie di internet e della tecnologia autonomamente e per passione personale, per la mancanza di stimoli che dovrebbero arrivare dalla scuola, ma che ovviamente non arrivano.
 
Questo è dovuto anche ad una gestione dei programmi scolastici che non tiene conto di un adeguato spazio da destinare alla materia.
 
Purtroppo apprendiamo adesso che i tagli al sistema scolastico, con la riduzione della presenza di più di un insegnante nella scuola primaria, stanno per mietere un’altra vittima, proprio quell’informatica che da sempre non ha avuto un suo spazio ben definito.
 
Sono chiare le parole del Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha spiegato in una faq dei programmi per le scuole primarie che

“La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo (…) Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario”.

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