L’America lancia il pc a 100 dollari e l’India risponde con il suo a 10 dollari

olpcIl digital divide è un problema che affligge molti Paesi del Terzo Mondo e in via di sviluppo, ma quando Negroponte ha presentato all’India il suo computer a 100 dollari (che poi sembra sia distribuito per qualcosa in più di 100 dollari), il famoso One Laptop per Child, il Ministro dello Sviluppo Umano di Nuova Delhi ne ha detto tutto il male possibile sottolineando come in un Paese così povero un computer sia superfluo se non deleterio, con il rischio che i bambini imparino prima i videogames che non a leggere, scrivere e far di conto. Nel sistema educativo indiano ci sono necessità più impellenti: gessetti, lavagne e aule.

Nonostante queste argomentazioni il NO dell’India al progetto americano ha suscitato comunque un certo scalpore togliendo una bella fetta di clienti al guru del MIT.
Ma il governo indiano evidentemente aveva in serbo un progetto ben più ambizioso e sicuramente più strutturato e con un maggiore ritorno sia economico che didattico.
La proposta choc dell’India si articola in due punti fondamentali:
1. regalare il collegamento ADSL all’intera popolazione del subcontinente
2. mettere in vendita un pc portatile a soli 10 dollari, cioè meno di 8 euro

Da un’analisi molto attenta e sensata del governo indiano il pc low cost e l’ADSL gratis e capillare non possono andare separati poiché un collegamento a banda larga risulterebbe inutile per la maggior parte della popolazione che non può permettersi l’acquisto di un computer avendo un reddito annuo medio di 400 dollari.
Ma quali alchimie userà l’India per riuscire a produrre un laptop così economico e su vasta scala (stiamo parlando di un miliardo circa di abitanti)? Ovviamente sarà un pc no frills, senza spazio per la multimedialità, alimentato a manovella e dotato di software free. Ci stanno lavorando due super team separati di esperti industriali e tecnologici (e sappiamo che in India i talenti informatici non mancano!) e una delle due squadre ha già raggiunto il prezzo appetibile di 47 dollari al pezzo e si prevede di centrare l’obiettivo finale non oltre il 2009.

Nel frattempo sull’onda della notizia del computer a 10 dollari voci poco attendibili cominiciano a popolare la Rete. Tra questa interessante l’indiscrezione che sostiene che 5 mila computer ad energia solare del valore di 250 euro l’uno stanno per essere distribuiti in Uganda.. anche se questa new entry dell’energia solare mi fa pensare molto più ad una calcolatrice che ad un computer.. 😉

Categorie Senza categoria

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy