Il mercato attuale è sempre più affamato di macchine votate al risparmio, e quindi poco performanti, utili all’utenza media basa per sopperire alle funzioni minime richieste ad un elaboratore.
Si parla sempre più dei Network PC, conosciuti ai più come Netbook, ovvero terminali stupidi e dotati di hardware minimale, capaci di connettersi facilmente in rete e dotati di funzioni basilari come quelle di videoscrittura. Attualmente tali sistemi sono equipaggiati di sistema operativo Linux o Windows, ma si pensa all’adozione di Java in un prossimo futuro.
Durante una conferenza dedicata a Java e tenutasi a Las Vegas, il CEO di Oracle, Larry Ellison, ha illustrato il progetto di un futuro computer equipaggiato con software Java e dotato dello stesso hardware adottato dagli attuali netbook. Secondo Ellison i Java computer saranno l’alternativa più adottata nell’immediato futuro grazie alla graduale adozione, da parte dei programmatori, alla piattaforma JavaFX, pensata per rivaleggiare con altre tecnologie come Adobe Flash e Microsoft Silverlight.
Con circa 12 milioni di netbook venduti solo nel 2008, il mercato dei netbook è talmente in continua espansione che gli analisti stimano una vendita intorno ai 25 milioni di unità per l’anno in corso. Con tali numeri risulta difficile contrastare le idee del CEO di Oracle, ma anzi risulta comprensibile lo sforzo di convincimento, volto agli sviluppatori, al fine di adottare il codice Java ed indirizzare gli utenti all’adozione di questa piattaforma.