Le vicende che negli ultimi tempi hanno riguardato l’Iran rappresentano uno dei capitoli più caldi dell’attualità. Il ruolo di internet in questi fatti appare determinante se consideriamo le azioni compiute da Ali Jahanshahi.
Si tratta di un giovane che può essere considerato uno dei più importanti esperti dell’hi tech– britannico-iraniano, che ha deciso di recarsi a New York, per portare avanti un ambizioso progetto: utilizzare gli strumenti del web per favorire l’opposizione e contribuire alla caduta del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.
Ali Jahanshahi ha dichirato di essersi attivato insieme ad altri giovani iraniani, per portare avanti uno scambio di conoscenze ed informazioni riguardo ad un uso della rete volto a mandare messaggi, video e notizie a coloro che simpatizzano con l’opposizione. In sostanza internet viene usato per permettere a questi ultimi di organizzarsi.
D’altronde bisogna considerare che l’atteggiamento delle autorità governative dell’Iran, secondo le dichiarazioni di Ali Jahanshahi, è piuttosto repressivo nei confronti dei suoi oppositori e cerca in tutti i modi di impedire loro di organizzarsi on line. Il giovane ha affermato di star tentando di superare queste restrizioni. Il governo iraniano ha perfino rallentato le connessioni internet, per ostacolare i sostenitori dell’opposizione.
Da una parte e dall’altra il web diventa terreno di scontro politico, rivelandosi uno strumento piuttosto usato dalla politica e dalle sue fazioni, per portare avanti determinati obiettivi e per misurarsi nelle vicende che le coinvolgono in maniera diretta.
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