Qualche giorno fa è stato presentato, con un certo orgoglio da parte di Steve Jobs, il nuovo attesissimo iPhone 4 che, rispetto ai modelli precedenti, costituisce un nuovo punto di svolta fondamentale nell’evoluzione dello smartphone di Apple e del suo sistema operativo, iOS.
Tra le diverse nuove caratteristiche introdotte, c’è il nuovo Retina Display, chiamato in questo modo perché, secondo Steve Jobs ed Apple, ha una densità di pixel superiore a quella della retina umana.
In effetti, il display del nuovo modello di iPhone presentato nei giorni scorsi durante l’annuale manifestazione WWDC di Apple, ha una risoluzione del display quadrupla rispetto a quella dei modelli precedenti di iPhone (960*640 pixel contro i precedenti 480*320), con una densità di punti per pollice pari a 326. Questo rende di fatto il dispositivo portatile con una densità di pixel superiore a quella di qualunque altro dispositivo, con un numero di pixel pari al 78% di quelli presenti su iPad, ma in uno spazio notevolmente minore.
Raymond Soneira, ricercatore in ottica e presidente di DisplayMate, pur riconoscendo le indubbie ottime caratteristiche del nuovo display (che, utilizzando la tecnologia IPS, garantisce una qualità di visione superiore indipendentemente dalla risoluzione, con un contrasto di 800:1 e una riproduzione dei colori molto fedele), ha segnalato in questi giorni che ritenere la densità di pixel di iPhone superiore a quella che la retina umana può distinguere è un’esagerazione.
Secondo il ricercatore, l’affermazione sarebbe vera solo osservando il display da una distanza di 45 cm o più, mentre le dichiarazioni di Apple sarebbero completamente vere solo se il display del nuovo iPhone avesse una densità di pixel di 477 punti per pollice, e non gli attuali 326. Il ricercatore precisa che non ha intenzione di sminuire la qualità del nuovo display, comunque elevatissima, ma che voleva solo fare una precisazione riguardo le affermazioni di Steve Jobs.