Internet: in Iran azioni giudiziarie per i siti anti-regime

sitiInternet è diventato uno strumento importante anche nell’ambito della lotta politica. Soprattutto, essendo considerato uno spazio virtuale improntato ad una maggiore libertà e democrazia, il web diventa un mezzo temuto in quei Paesi dove sono in vigore regimi politici repressivi.

In Iran i siti web e le televisioni satellitari, in particolare la Persian tv della Bbc, hanno svolto un ruolo fondamentale nel consentire la circolazione e l’espressione delle informazioni e delle opinioni nel corso delle elezioni. Soprattutto i blog hanno assolto a questa funzione di diffusione delle notizie che riguardavano direttamente le elezioni. 
 

Alla luce di tutto ciò dalla tv di Stato iraniana arriva un annuncio che è destinato a suscitare di certo parecchie polemiche. E’ stato infatti impartita l’esortazione alla magistratura ad intraprendere vere e proprie azioni giudiziarie nei confronti di tutte quelle persone che lavorano per siti internet e televisioni che rappresentano con i contenuti che diffondono un rischio per il sistema politico. 
 

Il tutto nasce da un provvedimento diffuso dall’Ayatollah Mahmoud Hashemi-Shahroudi. Secondo le dichiarazioni che sono state rilasciate questa esigenza nasce dalla continua crescita di emittenti televisive e spazi della rete contro il regime. Queste dichiarazioni arrivano dopo che l’Iran ha accusato i Paesi occidentali di interferire nei suoi affari. 
 

In ogni caso il provvedimento che obbliga a dover affrontare azioni giudiziarie coloro che collaborano con siti internet avversi al regime appare come un ulteriore tentativo di imbrigliare la libertà di espressione che si manifesta attraverso il web.

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