Internet: filtro colpisce i politici francesi

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Sono stati proprio i parlamentari dell’Assemblée Nationale a sperimentare per primi le conseguenze dell’ordinamento fortemente voluto dal loro Presidente della Repubblica. Dal 20 gennaio i deputati francesi non possono infatti accedere ad alcun sito per adulti tramite i personal computer installati nella sede dell’Assemblea Nazionale poiché, a loro insaputa, è stato deciso un filtraggio dei siti prima ancora che venga approvata la Legge di Orientamento e Programmazione di Performance della Sicurezza Interna appoggiata da Nicolas Sarkozy.

Difficile affermare con certezza se tale decisione sia stata dettata dal desiderio di compiacere il governo dopo le passate resistenze manifestate dall’Assemblea o una particolare esigenza imposta da una qualche piccola minoranza. Bakchic Info, attraverso alcune interviste, ha dimostrato come i legislatori abbiano subito un filtraggio senza ricevere alcuna comunicazione.
 
Quest’ultimi infatti si chiedono chi sia il promotore del controllo del traffico web sulle macchine istituzionali messe a loro disposizione. Se come vociferato si tratta di una volontà dei questori, i politici hanno risposto che il loro compito è quello di regolare gli aspetti della vita parlamentare e pertanto non avrebbero alcun diritto di procedere a queste censure preventive.
 
Il filtro però non blocca esclusivamente i siti per adulti ma si è successivamente scoperto che venivano esclusi siti legittimi anche se magari scomodi, quali ad esempio uno richiedente la soppressione del Ministero dell’Identità Nazionale. Questo conferma ulteriormente le forti perplessità che hanno espresso gli esperti sulla ormai imminente Loppsi 2, paure che si dimostrano fondate.

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