Internet Eyes: videocamere per i guardoni

Internet Eyes
La repentina evoluzione della tecnologia ha spinto il Regno Unito all’installazione di milioni di videocamere prive però di supervisori.

Garantire una maggiore sicurezza ai suoi cittadini attraverso l’installazione di numerose videocamere in tutto il Paese. Questa la soluzione della Gran Bretagna che si trova adesso a dover fronteggiare il problema causato da un insufficiente personale atto al controllo delle riprese in tempo reale.
 
Proprio per far fronte a questa emergenza, dal mese prossimo, la cittadina di Stratford upon Avon, famosa per aver dato i natali al celebre William Shakespeare, diventerà la prima località a pagare gli utenti Internet affinché analizzino il contenuto delle proprie telecamere.
 
L’idea dell’imprenditore Tony Morgan e del suo progetto Internet Eyes, è quella di fornire, ad ogni utente registrato, la possibilità di monitorare in tempo reale lo streaming di una o più telecamere a circuito chiuso. Alla prima immagine sospetta l’utente dovrà cliccare su un pulsante per automaticamente catturare l’immagine e spedire un sms al proprietario della videocamera.
 
Ogni mese, l’informatore più attento, riceverà un premio in denaro. La registrazione sarà accessibile a tutti coloro, privati o aziende, soddisfaranno determinati requisiti. Numerose le polemiche da parte di alcune associazioni, giudicando questa operazione un vile atto di violazione della privacy.

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