Internet: Brunetta ribadisce il suo divieto per gli statali

internetIl ministro Brunetta aveva già reso note le sue idee a proposito di internet, che riteneva una vera e propria fonte di distrazione per i dipendenti pubblici. Soprattutto aveva espresso il suo parere riguardo a Facebook.

Il popolare social network è stato considerato dal ministro un elemento che è in grado di mettere in pericolo la produttività lavorativa degli impiegati, quando essi si dedicano di tanto in tanto durante le ore di lavoro alla condivisione di contenuti con i loro amici virtuali. Le parole di Brunetta avevano fatto sorgere non poche polemiche. 
 

Ma di certo la questione non era chiusa. Infatti il ministro è ritornato a considerare il rapporto tra internet e i dipendenti statali con una decisione destinata a fare scalpore. Brunetta ha infatti deciso di porre rimedio a quello che secondo il suo punto di vista costituisce un vero e proprio problema con un’apposita circolare-direttiva che sarà registrata alla Corte dei Conti. 
 

La circolare ha l’obiettivo di spiegare in maniera chiara quali sono i limiti che i dipendenti statali devono rispettare nel loro utilizzo di internet a scopo personale durante la loro giornata lavorativa. Secondo la direttiva del ministro i dipendenti non possono usare la connessione alla rete mentre sono al lavoro per scopi che vanno al di là delle esigenze collegate alla loro attività. 
 

Non si potrà usare il web per giocare, servirsi di Facebook, scaricare musica e film o flirtare. I dipendenti in compenso potranno utilizzare l’accesso ad internet per svolgere operazioni sugli spazi web della banca, dell’Enel, della società del gas, dell’Inps, del Comune . In questo modo sarà loro possibile evitare code agli sportelli e impiegare meglio il tempo a loro disposizione senza dover chiedere permessi che comportano un’assenza dal luogo di lavoro e che rischiano di ridurre la produttività dei dipendenti stessi.

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