Ingannare il sistema di identificazione audio di YouTube

youtube elimina l’audio
Recentemente ho avuto il piacere di leggere un lungo, dettagliato articolo su una serie di esperimenti che riguardavano il maledetto sistema di riconoscimento dei contenuti audio protetti di YouTube, quello che ammutolisce i video. Purtroppo, non mi è stato possibile individuarne l’autore, ma i contenuti sono molto interessanti, ed a tratti sorprendenti. 

Come probabilmente saprete (sempre che siate degli aficionados di YouTube), le Major hanno fatto tanta pressione su Google da costringerlo a passare ad armi “belle pesanti”, in fatto di difesa dei materiali coperti da copyright. Dove prima bastava la classica lettera di diffida e la rimozione manuale, ora il quantitativo di utenti, e soprattutto di filmati giudicati (spesso infondatamente) malandrini è ben al di là di quanto potrebbe gestire un sistema manuale.
 
E qui è entrato in scena il fastidiosissimo sistema di identificazione dei contenuti coperti da copyright automatico che tanto ci tormenta. Un tempo eliminava semplicemente i video, ma al giorno d’oggi fa qualcosa anche di peggiore: li ammutolisce qualora usino una canzone coperta da copyright, e lo fa automaticamente, senza aiuto da parte di un essere umano. Semplicemente compara il brano da voi utilizzato come colonna sonora per il vostro video con più o meno qualsiasi traccia esistente nei suoi archivi, e se trova che le “impronte digitali” combaciano, elimina l’audio. A dire il vero alcune label sono meno draconiane: se loro materiale viene identificato non lo ammutoliscono, ma iniziano automaticamente a fornire link per esso, creando un circolo pubblicitario virtuoso e lasciando in pace gli utenti.
 
Altri non sono così simpatici, anzi, sono stupidi e miopi, e disturbano la vita agli utenti, magari rovinando per sempre un video vecchio, di cui si è perso l’originale, e che non si può sistemare. In effetti se all’interno di un vostro filmato viene trovato un brano proibito, esso viene ammutolito completamente, e per sempre, anche se il brano dura pochi secondi!
 
L’esperimento: come si può ingannare Il Sistema?
L’autore (o autrice) dell’articolo suddetto ha cercato di trovare una maniera per capire come si può aggirare questa violenta, rapidissima e bullesca tattica di YouTube. Purtroppo le cose non sono molto facili. Per riassumervi un discorso molto lungo questo è il metodo seguito: è stato creato un account fittizio di YouTube, è stato scelto un brano (orrendo) e sono stati uploadati numerosissimi video di esso. Ciascuno di essi era stato modificato in qualche maniera:

  • E’ stato tagliato all’inizio o alla fine (o a metà).
  • E’ stato distorto.
  • E’ stato rielaborato con qualche filtro.
  • E’ stato aggiunto rumore bianco.
  • E’ stato amplificato.
  • Sono stati inseriti rumori ambientali.
  • Manipolazioni dei canali stereo.

Inutile descrivere dettagliatamente il risultato di ogni esperimento. E’ sufficiente dire che la stragrande maggioranza delle modifiche lievi sono state insufficienti ad impedire a YouTube di fare il suo sporco lavoro. Certo, invertire la musica non la fa riconoscere a YouTube, ma neppure a voi :D.
 
L’algoritmo si è rivelato confuso di fronte ai rumori ambientali, ma questo vuol dire più che altro che certe volte riconosceva la canzone, e certe altre no. Un’altra cosa che non è capace di fare è capire di che brano si tratta se vengono eliminati i primi 30 secondi, evidentemente piuttosto importanti per esso. Il rumore bianco non lo manda in crisi, invece, e neppure i cambi all’amplificazione. Quasti tutte le modifiche, quindi, devono essere drammatiche e rovinano la canzone. Tutte tranne una.
 
La soluzione?
Aumentare del 5% la velocità del brano. Potrebbe sembrare folle, ma la cosa ha ben due caratteristiche che potremmo definire come dire… Molto interessanti:

  • YouTube non riconosce più le canzoni aumentate di velocità del 5% o più, nè rallentate del 4% o oltre.
  • Il nostro orecchio, salve casi particolari, non si accorge della differenza.

Il secondo punto potrebbe essere difficile da credere. Come è possibile? Posso farvi un esempio pratico, riprendendolo dall’articolo in questione: i film americani sono girati ad una velocità diversa rispetto ai nostri televisori PAL, eppure vengono trasmessi in tutta Europa, pur con un’aumento di velocità del 4% circa. Chiaro, da noi in Italia generalmente la cosa si sente poco: tutti i film trasmessi in Italia sono ridoppiati, ma nel resto del continente dove per la maggior parte si aggiungono i sottotitoli e basta, nessuno si è mai lamentato.
 
E se volete delle prove, ecco qui un paio di canzoni la cui velocità è stata aumentata del 5%. Se siete capaci di riconoscere la differenza, o siete dei tecnici del suono oppure sono le vostre preferite!
 
Insomma, se volete inserire un brano coperto da copyright nei vostri video, aumentatelo di velocità del 5%. Almeno per ora, è al sicuro… Chissà se durerà!

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