Il tribunale ordina al pirata di passare da Linux a Windows

Pinguino represso dal sistema

Scommetto che un sacco di persone si identificheranno molto con un pirata australiano, fanatico di “pinguini”, processato per aver scaricato uno dei film di Guerre Stellari prima che arrivasse al cinema. Il poveraccio, un tale Scott McCaustland, aveva usato i BitTorrent per appropriarsi dell’Episodio III dal sito Elitetorrents, ed è già famoso per essere la prima vittima della legge per quanto riguarda questa modalità specifica di P2P. Condannato a 5 mesi di prigione, è stato rilasciato sulla parola. Uno dei prerequisiti della libertà vigilata è però che il suo sistema sia messo sotto controllo dalla polizia… E siccome il software necessario non esiste per Linux, gli è stato detto che se vuole usare un computer dovrà installare Windows.
“Non mi preoccupa più di tanto [che mi tengano sott’occhio] ha detto Scott. “E’ parte della mia sentenza”. Però gli brucia di dover sostituire il suo sistema operativo Ubuntu 7.04 per metterci l’odiato mostro della Microsoft. Non gli va bene soprattutto di dover pagare dei soldi per un nuovo sistema operativo, specie visto che negli accordi che ha firmato per ottenere la libertà vigilata non è scritto da nessuna parte che lui debba disfarsi del Pinguino. E, in effetti, anche il suo avvocato è d’accordo con lui: difficile sostenere che la colpa non sia della polizia australiana… del resto sono loro che non supportano Linux!
A dire il vero Scott è piuttosto indeciso sul da farsi, se cercare di resistere dopo aver già perso una volta contro il suo stato (che si vocifera essere alquanto autoritario e repressivo) oppure piegarsi e fare quello che vogliono… In ogni caso, resistenza o meno, ha già messo sul suo blog l’opzione (dalla quale mi dissocio) di donare soldi per permettergli di comprarsi l’opera d’arte (moderna) di Bill Gates. Non farlo, Scott! 😉

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