Il traffico Internet non passa più per l’America

internet astrattoInternet è stato inventato negli USA, e lì è cresciuto, ha abbandonato l’infanzia ed ha assunto la conformazione che tutti conosciamo. In trent’anni gran parte del traffico che lo componeva è passato fisicamente attraverso il territorio americano, e per lunghissimi periodi di tempo persino i dati scambiati tra due punti all’interno di un altro paese di solito lo lasciavano temporaneamente per essere filtrati attraverso la vastissima rete statunitense.

Non è più così: Internet non ha un “centro”, e la sua massa di dati sta iniziando a “schivare” l’America, semplicemente perchè la rete americana ha smesso di avere una funzione “cardiaca” per il Web. Ovviamente, i più preoccupati sono i militari ed i servizi segreti del paese a stelle e strisce, un tempo abituati ad avere il dito sul polso informatico mondiale, ma gran parte del mondo non può che rallegrarsi di fronte ad un futuro privo di restrittivi ed ingiustificati monopoli informatici.
Del resto, la colpa di tutto questo è proprio degli Stati Uniti, responsabili della decisione di sedere sugli allori e di non migliorare un’infrastruttura che mostra segni di cedimento ormai da anni, ignorando del tutto la crescita vertiginosa del traffico europeo e canadese, per non parlare di quello delle tigri asiatiche. In ogni caso, di chiunque sia la responsabilità, possiamo dire che l’era del temutissimo ECHELON volge alla sua conclusione.

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