Lyse è diventata in 7 anni la principale azienda fornitrice di banda larga in Norvegia: prima era una compagnia elettrica che serviva 120.000 case, ora si tratta di un fornitore di servizi broadband con 130.000 utenze. Il suo modello commerciale andrebbe preso ad esempio, anche se dubito che sia facilmente replicabile all’estero.
In effetti, parte del successo deriva certamente dal fatto che la Lyse ci va con i piedi di piombo: prima di cablare di fibre ottiche un quartiere, manda del personale porta a porta a raccogliere firme: finchè il 60% degli abitanti non si vincola in un contratto preliminare, i cavi principali non vengono stesi nelle strade. Sembra una soglia molto alta, eppure i fatti hanno premiato la Lyse, e la strategia ha un grosso successo, specie quando accoppiata allo stratagemma n°2: ai nuovi utenti viene chiesto se desiderano scavare da soli il passaggio che collegherà i cavi alla loro dimora. Grazie a questo faticoso lavoro di fai-da-te al nuovo abbonato vengono decurtati ben 292 euro di spese, ed inoltre si fa appello alla naturale parsimonia ed indipendenza norvegese. Non so voi, ma scaverei anche io volentieri se volesse dire un tale risparmio!
Chiaramente si tratta di una strategia difficile da applicare nel nostro paese. Noi siamo molto più “cittadini” dei norvegesi, e quelli con il proprio giardino sono relativamente pochi. Diciamo che li invidierei ANCHE per questo, se una possibilità del genere esistesse :).