Il futuro di Google Android minacciato da 44 brevetti Oracle

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Quando si diventa troppo grandi si finisce per pestare i piedi a qualcuno; è quello che sta accadendo a Google Android, pluriosannato OS per dispositivi mobile made in Google e “messo in discussione” da Oracle per una vicenda di violazione di brevetti. Si sa, le grandi aziende sono avvezze ad affrontare cause di un determinato spessore, ma questa querelle tra i due colossi rischia di minare seriamente l’ecosistema Android; oggetto del contendere la Virtual Machine Dalvik.

La JVM (Java Virtual Machine) Dalvik è stata realizzata nei laboratori di Mountain View con lo scopo di offrire agli sviluppatori Android un ambiente di sviluppo più semplice possibile. Secondo i legali di Oracle, Dalvik non sarebbe esattamente tutta farina del sacco Google: l’accusa mossa a seguito dell’acquisizione di Sun Microsystem addita infatti ben 44 brevetti violati da Android, compreso parte del codice sorgente copiato senza autorizzazione dai file distribuiti con la Java Virtual Machine.
 
Alla luce di queste violazioni Oracle avrebbe chiesto un risarcimento che si rumoreggia corrisponda ad una cifra addirittura superiore agli introiti realizzati dalla stessa Google con Android, una cifra elevatissima che se “accordata” a Oracle metterebbe in seria discussione tutto il “sistema Android”, a partire dalle modalità di distribuzione.
 
Una eventuale sconfitta di Google in questo procedimento potrebbe introdurre un costo di licenza su Android che verrebbe a modificare quello che fino ad oggi è stato uno dei punti chiave nella diffusione del sistema operativo di Mountain View, senza considerare gli sforzi a cui sarebbero chiamati gli sviluppatori per adattare le loro applicazioni ad una nuova eventuale JVM. Senza dubbio una operazione spiacevole se si considera l’enorme crescita fatta registrare da Android nell’ultimo anno ma che non deve per questo ledere i titolari dei diritti degli eventuali brevetti violati. Tutto in mano della Corte Federale degli Stati Uniti e tutto in stand-by (per ora).

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