Dalla celebre teoria dei “sei gradi di separazione” formulata negli anni 60 dallo psicologo Stanley Milgram ne è passata di acqua sotto i ponti, tra le tante innovazioni una su tutti ha reso il mondo più piccolo, internet, e di tutto quello che è possibile fare su internet il mondo dei social network ha sicuramente contribuito ad avvicinare le persone. Quando si parla di social network citare FaceBook diventa obbligatorio, e proprio gli analisti del colosso sociale hanno “misurato” quanto il mondo si sia “rimpicciolito”
Gli analisti di FaceBook hanno dichiarato che dai celebri sei gradi di separazione (ogni persona nel mondo è collegata a qualsiasi altra semplicemente passando da cinque altre persone) chi è iscritto al social network sarebbe separato da solo 4,74 gradi (link) di separazione. Il mondo è più piccolo e per definirlo stato utilizzato un algoritmo elaborato dall’Università di Milano (quale non viene riportato da nessuna fonte), ma come sempre se si tratta di relazioni interpersonali noi del bel paese siamo sempre in mezzo.
La differenza sostanziale è che se negli anni 60 Milgram era partito da una base di 300 persone, FaceBook ha potuto pescare su un bacino di oltre 700 milioni di individui, praticamente un abitante su dieci del pianeta, il che restituisce la dimensione di quanto la ricerca abbia valore globale e di come, il calcolo sia anche stato più complesso. Mezzi nuovi risultati nuovi, senza considerare che ovviamente solo FaceBook è stato preso in esame.
Siamo tutti più vicini di cinquanta anni fa, e dobbiamo tutto a internet, basti pensare che in USA la percentuale è ancora più bassa della media mondiale (4,37) il che rende tutti potenzialmente rintracciabili con qualche passaggio, e la dimostrazione è molto semplice; provate ad andare su FaceBook e cercate persone “a caso” per vedere quanti amici in comune avete con persone sconosciute: impressionante vero?