Dopo aver chiuso Megaupload e Megavideo, l’FBI sembra voler rivolgere le sue “attenzioni” verso i social network Facebook e Twitter. Proprio queste due piattaforme erano state indicate come le future vittime della lotta alla pirateria in difesa del copyright, naturalmente una chiusura dei due siti sembra improbabile…ma degli stretti controlli sono sempre fattibili. Sembra una storia di George Orwell, ma in realtà l’FBI ha davvero deciso di mettere sotto il proprio diretto controllo il due re dei social network: Twitter e Facebook.
Il bando indetto dal Federal Bureau americano in data 19 gennaio 2012 serve proprio a trovare un appaltatore in grado di creare un software per monitorare i messaggi degli utenti su Twitter e Facebook. Quello che dovrebbe fare il software “spia” è scandagliare tutti i post, i tweet e i messaggi contenenti determinate parole chiave legati ad atti illeciti, crimini, terrorismo e tanto altro. Incrociando i dati raccolti dai social network con le intercettazioni ambientali, si dovrebbe arrivare ad un sistema in grado di prevenire eventuali eventuali attacchi terroristici e crimini di altro genere.
E’ inutile negare che a partire dall’11 settembre 2001 i controlli governativi si siano estesi anche ai social network, ma tra la legge SOPA e la chiusura di Megavideo e Megaupload, la notizia dei controlli dell’FBI sui social network arriva proprio nel momento peggiore. Mentre l’FBI si occuperà di monitorare le comunicazioni interne agli USA, a “vegliare” a livello globale saranno la DARPA e la CIA. Gli enti governativi vogliono spiare le comunicazioni degli utenti? fin qui nulla di nuovo, ma proprio grazie a Facebook e soprattutto Twitter ora gli stessi utenti stanno prendendo sempre di più coscienza di quanto il concetto di privacy sia relativo, specialmente su internet.
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