Recentemente ho avuto dei problemi con la batteria del mio MacBook Pro, ahimè invecchiata anzitempo. Cambiandola in garanzia, sono rimasto per quasi dieci giorni senza alcuna batteria. Le ripercussioni sono state piuttosto spiacevoli.
In effetti prima di leggere qualcosa a riguardo, credevo quasi che le mie impressioni fossero pura autosuggestione: il computer sembrava più lento e pigro, ma non ho pensato a cercare dati concreti. Riflettendo con il senno di poi, una prova l’avevo proprio sotto agli occhi (o meglio, sotto alle dita!): infatti il calore generato dal sistema era diminuito di molto, un dato che iStat Pro mi comunicava ogni volta che mi cadevano gli occhi sul suo pannello. Chiaramente, essendo impegnato con altro, non ho dato molta importanza alla questione, almeno finchè la realtà non è saltata fuori su Internet: un portatile Apple senza batteria perde il 37% delle proprie performance, stando ai dati analizzati utilizzando un software di benchmarking.
Certi utenti la batteria la rimuovono quando non stanno usando il computer in giro, nel tentativo di allungarne la vita di qualche mese, ma è abbastanza evidente che il gioco non vale affatto la candela, specie con quello che avete pagato per ottenere tutto quel potere di calcolo :).
La ragione per una tale debacle? Presto detta: la Apple teme che usando l’intero potenziale del processore si potrebbe superare il quantitativo di energia fornito dalla presa di corrente, causandone uno spegnimento involontario. Sarà, ma “castrare” così tanto i propri computer per un timore del genere mi pare davvero un’assurdità. Mi hai sentito, Steve Jobs? 😉