I Nine Inch Nails dicono addio alle case discografiche: d’ora in poi tratteranno solo coi fan

NIN logoInternet ha completamente cambiato il volto della musica, per i fan, per gli artisti e per i padroni. Lotte, sconfitte, successi insperati… Siamo testimoni della morte di un vecchio modello di business e della nascita di uno nuovo. Quando dico che il momento delle Major Discografiche è passato, non mi sembra più di fare il folle profeta del deserto, ormai sto semplicemente constatando la realtà. E l’ha constata anche Trent Reznor, il frontman (nonchè unico vero membro) della leggendaria band Nine Inch Nails, che ieri ha comunicato sul sito ufficiale che da questo momento in poi, dopo 18 di lavoro sotto contratto, sarà libero e che tratterà direttamente col pubblico.
Questo messaggio non arriva esattamente come una sorpresa, visto che Reznor si è già impegnato contro le Major, arrivando anche al punto di consigliare ai suoi fan di rubare la sua musica online. Le parole della sua dichiarazione di ieri, poi, sono assolutamente inequivocabili:


“Ho osservato il mio business cambiare radicalmente da una forma ben definita a qualcos’altro di intrinsecamente diverso, ed avere un rapporto diretto con il pubblico con i metodi che mi sembrano giusti ed appropriati mi dona un piacere immenso.
[…] Si tratta di un momento davvero eccitante, direi.”

E’ molto probabile che il suo prossimo lavoro, qualunque esso sia, verrà trasmesso al pubblico in una forma poco dissimile da In Rainbows dei Radiohead, che verrà distribuito a giorni direttamente dal sito della band ad offerta libera, senza nessun intervento (o forse dovrei dire intromissione) da parte delle label. Questo genere di cosa è esattamente quello che ogni casa discografica teme, perché è la morte dei loro guadagni. Una morte che nessuna processo o verdetto potrà rimandare, anche se certamente si tratterà di un’agonia lenta e non priva di contraccolpi negativi per tutti.

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