Sono tanto belli da vedere ma pieni di controindicazioni: sto parlando dei monitor lucidi, i cui colori iper saturi rendono videogiochi e film una gioia per gli occhi, ma che trasformano il portatile in uno specchio in situazioni di luce problematica.
Purtroppo tanti di coloro che sono rimasti inizialmente incantati dagli schermi glossy si sono amaramente pentiti dell’acquisto una volta portato in un’aula universitaria ricca di finestre o all’aperto. Tanti altri rifiutano di accettare che ci sia un qualche problema, e lottano con i riflessi piegando il collo, scrutando di lato, e comunque assumendo posizioni strane. Secondo l’Università del Queensland di Brisbane, Australia, comportarsi così non è esattamente saggio. Infatti, stando ad una ricerca di questo istituto, il tentativo di compensare con posizioni poco ergonomiche i troppi riflessi porta a dolori cervicali molto in fretta (come se gli assidui navigatori non avessero già i loro bei problemi ad evitare le tendiniti).
I consigli degli esperti australiani su come risolvere il problema, invece, non sono particolarmente brillanti: potete fare poco altro che cercare una posizione migliore, in cui le luci siano ottimali e che non vi costringa ad adattare il vostro collo al monitor, ma viceversa.
O, altrimenti, comprate un monitor opaco (eh, grazie tante).
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