I DRM di Spore non “funzionano”

Spore boxSpore è uscito da pochissimo, ed in questo breve periodo di tempo è già stato vittima di polemiche senza fine sul suo sistema di protezione contro la pirateria, o DRM (Digital Rights Management). Infatti, per colpa di questo meccanismo di difesa software, Spore può essere installato solo per tre volte, e va autenticato ogni 10 giorni. Ulteriori tentativi di installazione dovranno essere autorizzati telefonicamente, caso per caso, dai proprietari del gioco, la Electronic Arts.

Inutile dire che la decisione di utilizzare un simile sistema ha inferocito gli utenti, che per qualche strano motivo hanno fede nell’ormai superata concezione di avere ancora qualche diritto sui software che comprano a caro prezzo.
Lo scontento si è manifestato con un impressionante 91% di voti con una stella sola su Amazon.com, il peggior voto in assoluto, e con una vera e propria onda anomala di scaricamenti di Spore sui network di torrent. In effetti, il numero di copie piratate ha già raggiunto i 180.000, e sebbene non siano ancora un numero enorme per un gioco popolare, la velocità con cui si è raggiunto questo traguardo negativo è superiore a qualsiasi altra nel passato.
A leggere i commenti su torrent e negozi online, in effetti, questa volta il popolo di Internet si è decisamente inferocito. La Electronic Arts ha replicato pacatamente di aver utilizzato lo stesso sistema dell’iTunes Store, ma il ragionamento non sta in piedi: persino Steve Jobs sta lentamente abbandonando questo tipo invasivo e molto irritante di DRM.
 
Aggiornamento: nel frattempo, dall’articolo di Forbes su cui ho basato i miei dati le cose hanno continuato ad evolversi, e ora Spore viaggia sulle 500.000 copie piratate. Fonte: TorrentFreak.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy