Un tempo i così detti CAPTCHA venivano considerati sicuri: si tratta di quei meccanismi ormai familiari, che presentano all’utente che desidera iscriversi ad un sito un’immagine con delle lettere e dei numeri distorti da riconoscere per poter completare la registrazione di un account.
Purtroppo alcuni progressi nell’elaborazione delle immagini hanno reso quasi del tutto inutili questi trucchi, che fino ad ora erano efficaci nel permettere la distinzione tra esseri umani e macchine, e il risultato di questo cedimento dei dispositivi di sicurezza ha permesso agli spammer di dilagare su nuovi orizzonti. Durante il 2008 infatti la pubblicità molesta ha invaso diversi nomi eccellenti del web: Microsoft Live Hotmail, Yahoo! Mail e Gmail nell’ambito dei servizi di posta elettronica e MobileMe di Apple e l’host di blogging Google Blogspot solo per citarne alcuni di altro tipo. E non basta, perchè si sta iniziando a notare un nuovo, preoccupante trend: i social network come Bebo e Facebook sono sotto assedio, e i loro utenti vengono tempestati di richieste da utenti fasulli che desiderano riempirli di spam e possibilmente di malware. Possiamo solo sperare che la soluzione non tardi ad arrivare!
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