House – Un’avventura horror

house
Difficile ritornare ai fasti di Maniac Mansion per un videogiocatore vintage come il sottoscritto. Come riunire in un singolo gioco tutto quell’humor nero, quelle situazioni comiche e quel pizzico di orrore? Purtroppo un filone videoludico tristemente defunto… Tranne qualche rara eccezione.

Il simpatico House è un’avventura decisamente diversa rispetto a quelle che andavano tanto di moda ai tempi della Lucasfilm (soprattutto quando si chiamava ancora così e non LucasArts). Dopo tutto in quel periodo non c’era Flash, il mouse era uno strumento meno universale, e ci si affidava alla grafica pixelata e agli sprite, persino per le avventure. House invece è una classica avventura punta e clicca, uno di quei giochi che gli americani chiamano “Room escape”, in cui si è gettati in un ambiente e si deve cercare di fuggire da esso.
 
Il Gioco
In questo caso ci si ritrova a dover vivere la classica situazione dei film horror (dopo tutto il clima è quello di Halloween, viva le feste importate :P), in cui la macchina si rompe per strada, nevica e l’unica salvezza è una misteriosa villa coloniale. Al suo interno vige il regno del silenzio: le camere sembrano abitate, i caminetti e le candele accesi, oggetti sparsi in giro… Ma non c’è nessuno. Cliccando sulle zone sensibili delle schermate potremo interagire con l’ambiente, raccogliere oggetti (tutti quelli che possiamo prendere servono a qualcosa), leggere libri e messaggi sempre più inquietanti.
 
Perchè la casa è deserta? Cos’è questo clima di mistero quasi palpabile? Si è mosso per caso qualcosa lì in fondo al corridoio?
Ebbene sì, se siete il genere di persona che si impressiona facilmente, avrete qualche brutta sorpresa affrontando questa lunghissima avventura. Non ci sono moltissimi momenti terrorizzanti, ma sono inaspettati senza essere gratuiti.
 
Come già accennavo non si tratta di un vero e proprio casual game in senso stretto. Non si può giocare solo nelle pause pranzo senza perdere il filo, purtroppo. E le stanze da risolvere sono tante, davvero tante! Potreste decisamente avere bisogno di un blocco note (e di una buona padronanza dell’inglese), perchè gli enigmi sono parecchi ed alcuni danno davvero del filo da torcere.
Uniche note stonate:

  • La grafica: purtroppo temo che le capacità dello sviluppatore arrivino al massimo allo stile South Park, piuttosto ordinato e comunicativo ma decisamente fuori luogo.
  • Il senso dell’umorismo: quando cerca di essere divertente a volte lo sviluppatore è efficace come le unghie sulla lavagna. Doveva limitarsi all’horror :D.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy