Ci sono un paio di casi in cui potrei ammettere che l’utilizzo di un keylogger, cioè un software che registra le attività della vostra tastiera, ovviamente comprendendo anche i testi battuti e così via, possa essere moralmente accettabile. Parliamo di genitori preoccupati per la vita internettiana di figli molto minorenni (ma non sarebbe meglio parlarci, dopo tutto?), oppure di casi in cui ritenete che la sicurezza del vostro sistema sia già compromessa.
La situazione tipica include ma non si limita a: coinquilini invadenti, colleghi spioni o parenti poco rispettosi della vostra proprietà privata. Se di fatto ritenete che qualcuno tocchi il vostro computer quando non ci siete, forse Home Keylogger è un metodo piuttosto semplice per scoprire la verità ed identificare il malintenzionato. Si tratta di un freeware che lavora in background e presenta il testo intercettato in una forma comprensibile. Può essere richiamato dal suo padrone con una combinazione di tasti, e vi consiglio vivamente di usarlo solo e unicamente quando è necessario. Registrare le vostre stesse password potrebbe rivelarsi un autogol di proporzioni epiche!
Chiaramente, verrà beccato subito da un programma di sicurezza qualsiasi (dopo tutto è un keylogger!), ma si tratta di un programma gratuito, quindi ogni aspettativa è, in fondo, vana. In ogni caso, state molto, molto attenti all’uso che ne fate!