25 anni fa, il 17 agosto 1982, Royal Philips produsse il primo compact disc al mondo in una fabbrica nei pressi di Hanover in Germania. L’invenzione del CD fu una rivoluzione tecnologica nell’industria della musica sia per la qualità superiore del suono che per la resistenza al tempo e ai graffi, segnando il passaggio dall’analogico al digitale. L’azienda tedesca apparteneva alla Polygram e il primo CD sfornato conteneva “The Visitors” degli ABBA.
Col tempo i CD furono introdotti nel mercato e nel novembre del 1982 fu presentato il primo catalogo di 150 titoli contenenti per lo più musica classica. I primi CD e CD players, incluso il Philips CD100, sbarcarono nello stesso mese in Giappone. Nel 1979 Philips e Sony misero insieme una task force di ingegneri per decidere gli standard tecnici e il design del nuovo supporto per la musica digitale. La capacità originaria del CD era di un’ora con un diametro di 115 mm, ma entrambe le società aumentarono la capacità ai famosi 74 minuti per venire incontro alle esigenze di storage della nona Sinfonia di Beethoven (lo sapevate?;). Nel giugno del 1980 il Red Book contenente tutte le specifiche del nuovo CD fu presentato dalla Sony e dalla Philips. La vendita dei CD cominciò a decollare nel 1983 quando sul mercato erano presenti più di 1000 titoli differenti. Nel 1985 i Dire Straits adottarono il CD e l’album “Brothers in Arms” fu uno dei primi ad essere completamente registrato su supporto digitale. L’album salì subito al primo posto dei CD più venduti del tempo vendendo più di un milione di copie nel nuovo formato e segnando anche il definitivo successo del CD. Negli ultimi 25 anni più di 200 bilioni di CD sono stati venduti in tutto il mondo. Per rendere l’idea: se impilassimo tutti i CD potremmo fare per 6 volte il giro della Terra!