“Hacker” inglese rischia l’estradizione dagli Stati Uniti

british-hackerUn hacker inglese sta lottando contro l’estradizione dagli USA, preparandosi per l’ultimo appello lunedì prossimo a Londra.
Se Gary McKinnon perderà l’ultimo appello, sarà il primo hacker inglese estradato dagli USA, rischiando 60 anni di carcere.
E’ accusato di aver illegalmente cancellato informazioni da computer sia militari che della NASA dal 2001 al 2002.
McKinnon ha ammesso di aver usato un programma chiamato “RemotelyAnywhere” per intrufolarsi nei PC durante la notte; è stato scoperto quando, calcolando male il fuso orario tra America e UK, un impiegato si è accorto di qualcosa di strano nel proprio PC.
L’hacker si è difeso sostenendo di essere alla ricerca di prove dell’esistenza degli UFO nascoste dal governo, quindi ritiene di non aver creato danni. Il governo USA ha invece stimato il danno intorno ai 700,000 dollari, a causa di una interruzione della rete di computer usati dai militari durante operazioni critiche nella lotta al terrorismo.

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