Ancora interessanti novità dalla seconda giornata del Google I/O, anche se stavolta non al livello delle precedenti (in particolare, la presentazione di Google TV, l’annuncio del formato video aperto WebM e dell’avvio del Chrome Web Store).
Questa volta si tratta di Google Wave, uno dei servizi più controversi tra quelli proposti dalla società di Mountain View, capace di dividere gli utenti nel web in chi lo usa e lo adora, chi lo usa e pensa che non serva a niente, chi non sa cosa sia e chi vorrebbe usarlo ma non ha ricevuto un invito!
Si, perché finora, per accedere a un servizio per certi versi abbastanza rivoluzionario, che era però considerato assolutamente sperimentale, era necessario ricevere un invito e, a differenza di quanto avvenuto durante i primi mesi di esistenza del servizio di posta elettronica di Google, Gmail, non era facile ottenere gli inviti, non bastava conoscere qualcuno che era stato a sua volta invitato, perché gli inviti venivano centellinati.
D’ora in poi, finalmente (almeno secondo chi lo apprezza e, in effetti, non sono moltissimi gli utenti che amano il servizio), sarà possibile per chiunque iscriversi a Google Wave e questo dovrebbe portare finalmente ad avere una base di utenti più ampia, visto che fino ad ora il problema maggiore del servizio era apppunto il fatto che non era usato quasi da nessuno e appariva quindi piuttosto deserto. Altra buona notizia è l’inclusione di Google Wave all’interno delle Google Apps.
Ma cos’è in pratica Google Wave? È stato presentato dai suoi creatori (gli stessi dell’ottimo Google Earth, recentemente integrato in Google Maps) come l’unione perfetta tra un sistema di chat in tempo reale (quando un utente scrive qualcosa viene visto dagli altri partecipanti di quella chat, chiamata appunto wave, durante la digitazione), creazione e modifica collaborativa di documenti (con la possibilità di scorrere la history di tutte le modifiche) e posta elettronica, con in più la possibilità di utilizzare widget che aumentano le possibilità, aggiungendo ad esempio la possibilità di inserire sondaggi, di programmare collaborativamente un viaggio, di effettuare chat vocali e in video e così via.