Google Suggest: nelle ricerche c’è diffamazione

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Google Suggest è la tecnologia presentata dal colosso dei motori di ricerca che consiste in un algoritmo in grado i completare automaticamente la chiave di ricerca inserita dall’utente. Secondo quanto sancito dal Tribunale di Milano, l’operazione di auto-completamento può essere considerato offensivo e pertanto la società di Mountain View dovrà provvedere a ripulire i risultati. Tutto parte da una denuncia di un imprenditore lombardo che, digitando il proprio cognome, si è visto associare parole come truffa e truffatore.

I risultati proposti hanno indignato l’uomo, che ha quindi deciso di fare causa a Google per diffamazione. Secondo quanto spiegato dai dirigenti, i risultati forniti si basano su ricerche effettuate in un periodo precedente, e dunque non esiste alcuna volontà diffamatoria. E’ il risultato di un algoritmo che sceglie automaticamente i risultati.
 
Secondo i giudici però, queste nozioni sono chiare agli esperti di Information Technology, ma sono abbastanza sconosciute ai normali utilizzatori del World Wide Web, che quindi prendono per verità quanto suggerito dal search engine. Pertanto è immediata l’associazione tra l’imprenditore ed un criminale, visto che a dirlo è proprio la società informatica di Larry Page.
 

Adesso sarà utile vedere quali saranno le azioni intraprese dal BigG, che probabilmente si limiterà a rimuovere eventuali associazioni solo su richiesta degli utenti, come avviene con Google Street View per la rimozione della propria casa.

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