Google Secrets – Un ingegnere di Google lascia trapelare alcune indiscrezioni su nuovi tag e posizionamento

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Amiamo Google, soprattutto quando i suoi ingegneri si lasciano scappare qualche succoso segreto per migliorare o perfezionare il posizionamento all’interno dei risultati di ricerca. Non mi riferisco dunque ai classici e logori consigli per l’indicizzazione e l’aumento del page rank che sappiamo un po’ tutti, ma a qualcosa di più raffinato: roba da SEO (Search Engine Optimizer) insomma;). Queste dritte vengono dritte dritte dalla bocca di Dan Crow, Direttore del Crawl System presso Google

1. Tag “unavailable_after”. Questa piccola gemma permetterà ai webmaster di comunicare a Google quando (dal punto di vista temporale) e dove fermare l’indicizzazione di una pagina. Per esempio, questo potrebbe risultare molto utile a chi possiede siti con notizie parzialmente obsolete o in generale qualsiasi cosa che sia temporanea (una promozione) e non più necessaria tra le pagine.

2. Tag Nosnippet. Il tag dice ai motori di ricerca di non visualizzare la descrizione e la cache nei risultati. Si vanno ad eliminare così i sommari dai risultati di ricerca, chiamati appunto snippets (frammenti di codice). L’utilizzo di questo tag include automaticamente anche il Noarchive (vedi dopo).

3. Tag Noarchive. Quest’etichetta comunica a Google di non mettere in cache una copia della pagina. Solitamente trovare una copia cache nei risultati di ricerca può risultare molto utile all’utente, ma il webmaster potrebbe avere diversi motivi per essere in disaccordo. Ad esempio nel caso in cui un commerciante non voglia che si possano visualizzare listini o dati non aggiornati, o perché spesso la pagina in cache non viene visualizzata correttamente soprattutto se le immagini integrate non sono disponibili, o ancora perché le stats, Analytics inclusa, non tracciano le visualizzazioni da pagine cache (In Windows Life può essere trovato nella variante nocache).

4. Avoid Walled Gardens. Craw usa questa l’espressione walled gardens (letteralmente giardini murati) per riferirsi ad un’insieme di pagine linkate esclusivamente tra di loro senza altri collegamenti esterni. Egli afferma che si potrebbe prendere un link dal mucchio e inserirlo in una sitemap. In questo modo Google sarebbe capace di raggiungere anche tutti gli altri link. L’ingegnere aggiunge

“è molto probabile che queste pagine siano indicizzate tramite la sitemap, ma si consideri anche la bassa qualità dal momento che le pagine non potrebbero avere nessun PageRank. Google sta lavorando su questo problema.

SEO al lavoro! 😉

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