Google: rito abbreviato per alcuni dirigenti

googleLa vicenda che ha come protagonisti alcuni tra i dirigenti di Google risale al 2006, quando quattro studenti di un istituto scolastico di Torino avevano messo on line un video, in cui vedeva un ragazzo disabile diventare oggetto delle angherie e degli insulti da parte dei compagni di classe. Il video è rimasto sul web circa tre mesi. L’inchiesta è stata avviata in seguito ad una denuncia da parte del padre del ragazzo disabile.

A causa di questo video sono stati indagati alcuni tra i dirigenti di Google, che, come si è appreso negli ultimi giorni, verranno processati con rito abbreviato, dopo che verrà sentita la testimonianza dell’ingegnere informatico che aveva dato il suo contributo alla realizzazione del servizio di Google video
 

I dirigenti di Google sono stati accusati di diffamazione e per il loro non aver provveduto a controllare i dati personali del video oggetto della contesa. Ma la vicenda, al di là del caso specifico che ci presenta, ci dà l’occasione per riflettere sul rapporto che intercorre riguardo al web fra libertà e censura. La stessa società di Google ha fatto presente che non si può accusare uno strumento per l’uso che ne viene fatto da parte degli utenti. 
 

Il principio fondamentale che si vuole sostenere è che internet è uno spazio aperto che non può in nessun caso essere sottoposto alla censura. Ma la questione è in realtà piuttosto complessa. E’ vero che la rete rappresenta un mondo in cui è possibile usufruire della libera espressione delle proprie idee anche attraverso l’inserimento di propri contenuti. Tuttavia non va dimenticato che le umiliazioni e la discriminazione offerte su internet come una forma di spettacolo visibile a tutti non può non comportare conseguenze per chi inserisce i contenuti stessi. Non è il mezzo ad essere responsabile, anche se un maggiore controllo potrebbe evitare di incorrere in situazioni spiacevoli.

Impostazioni privacy