Ultimamente la blogosfera ha mosso alcune obiezioni alla sicurezza di Gmail, e qualche esperto (come abbiamo scritto) ha insinuato la presenza di una grave falla nel diffusissimo servizio di posta elettronica online.
Google ha risposto tramite le parole di Chris Evans, un ricercatore sulla sicurezza informatica al soldi di Mountain View, che ha fermamente negato tutte le accuse. La fantomatica falla avrebbe permesso ad un malintenzionato di creare dei filtri all’interno di una casella di Gmail senza bisogno di conoscerne username e password, poichè (sempre teoricamente) veniva inviata una richiesta contraffatta ai server di Google. Secondo Evans, una falla simile era stata effettivamente scoperta in settembre, ma era stata richiusa con grande solerzia dagli sviluppatori, in meno di 24 ore. Ulteriori analisi da parte del team di sicurezza di Mountain View hanno poi scoperto che la raffica di furti di domini che ha scatenato i dubbi attorno a Gmail è il frutto di semplice phishing, messaggi truffa volti a ingannare gli utenti, non ad aggirare le ferree misure di sicurezza software di Google.
Google tiene anche a ricordare che la sicurezza dei suoi utenti è di primaria importanza, e proprio per questa ragione hanno conferito in luglio agli utenti la capacità di compiere tutte le loro sessioni tramite https:, il protocollo usato anche dalle istituzioni bancarie per mantenere le vostre comunicazioni crittografate.
Non so se intendete continuare a fidarvi di Google, ma per quanto mi riguarda io manterrò le mie mail sui server di Mountain View, e direi che questo vale più di qualsiasi complimento.
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